Esperienza Etna: i parossismi di febbraio/aprile 2021
La primavera del 2021 verrà ricordata a lungo dalle persone che vivono alle pendici dell’Etna; il vulcano attivo più alto d’Europa è stato soggetto ad una sequenza straordinaria di parossismi, eruzioni di grande intensità ma caratterizzate da una durata circoscritta allo spazio di poche ore. Nel periodo compreso tra il 16 di febbraio 2021 ed il primo di aprile 2021 l’Etna ha prodotto in totale 17 eventi parossistici tutti concentrati al Cratere di Sud-Est. Le eruzioni hanno avuto picchi di intensità elevati, con fontane di lava alte fino a 1000 metri e numerose colate piroclastiche che sono state provocate dal parziale collasso del Cratere di Sud-Est lungo la Valle del Bove. Abbiamo avuto occasione di riprendere alcuni di questi parossismi, in particolare quelli avvenuti il 24 febbraio, il 26 febbraio e il primo aprile. Nel mese di marzo, specie nella sua seconda metà, la frequenza delle manifestazioni parossistiche è andata diradandosi. Nella prima fase del ciclo eruttivo le eruzioni si manifestavano ad intervalli di circa due giorni l’una dall’altra, susseguendosi con un intervallo di tempo molto regolare che ha permesso a fotografi e videomaker di riprendere immagini straordinarie di queste eruzioni.
Le fotografie e le immagini che vi proponiamo sono state scattate dalla Schiena dell’Asino, percorso di grande interesse naturalistico, con una straordinaria vista sulla Valle del Bove e il Nuovo Cratere di Sud-Est. Delle altre riprese sono state effettuate da Pian del Vescovo e dal Monte Zoccolaro, nelle vicinanze di Zafferana Etnea.
Ricordiamo ai nostri lettori che allo stato attuale sull’Etna esistono quattro crateri sommitali. La Voragine e la Bocca Nuova si sono formati all’interno del Cratere Centrale rispettivamente nel 1945 e nel 1968, il Cratere di Nord-Est esiste dal 1911 ed attualmente è il punto più alto dell’Etna, innalzandosi fino a circa 3320 mslm. L’ultimo arrivato è il Cratere di Sud-Est, nato nel 1971, recentemente il più attivo dei quattro crateri. Da notare come questa configurazione contrasti notevolmente con quella di circa un secolo fa, quando in cima all’Etna si trovava un solo grande cratere centrale.
Con gli ultimi eventi eruttivi il Cratere di Sud-Est ha modificato profondamente la sua fisionomia, le nuove eruzioni che si susseguiranno nel futuro, potrebbero aumentare ulteriormente il volume di questo cratere che potrebbe presto diventare il punto più alto dell’Etna.