Linea di temporali sul basso Piemonte tra astigiano e cuneese, 9 giugno 2013

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In questa giornata lo Zenastormchaser si troverà a cacciare diviso in due squadre. La prima squadra caccerà nella zona del torinese, purtroppo intercettando fenomeni di scarso rilievo. La seconda squadra sarà impegnata a fotografare alcuni temporali che interesseranno la zona dell’astigiano e del cuneese. L’inizio della giornata non si è prospettato dei migliori; una depressione con perno sull’area delle isole Baleari determina un intenso richiamo di aria caldo-umida che precede di poche decine di chilometri l’aria fredda. Il settore freddo della depressione si trova al di la delle Alpi ma risulta esteso anche ai bacini marini centro-occidentali. Il pattern durante questa giornata di caccia, mostrerà ancora caratteristiche intermedie tra una situazione tipicamente estiva ed una ancora tardo primaverile.

Il cielo su tutta la Valpadana occidentale risultava coperto da una spessa cappa di nubi a media quota, questa nuvolosità legata al fronte caldo ha impedito il surriscaldamento dei suoli necessario all’attivazione dei cumulonembi sulle zone di aperta pianura. In conseguenza di questo, gran parte della Valpadana centrale ed occidentale assisterà a fenomeni di scarso rilievo. Gli unici temporali che riusciranno a svilupparsi, andranno a colpire inizialmente i settori del Triveneto. Tra pomeriggio e serata andranno infine attivandosi alcuni temporali sul basso Piemonte (cuneese – artigiano) agevolati nella loro formazione da una porzione di cielo che nel frattempo si era liberata dalle nubi stratificate legate al fronte caldo.

Dopo aver sostato a lungo nella parte avanzante del temporale, decidiamo di portarci qualche chilometro più ad ovest, avvicinandoci ulteriormente alla base del sistema temporalesco. Fotograferemo la parte avanzante di una shelf cloud piuttosto definita, seguita a ruota da alcune forti precipitazioni che ci raggiungeranno in poco tempo. Una volta attraversati dall’area di precipitazioni, il sistema temporalesco perderà abbastanza rapidamente d’importanza.

I cumulonembi si formeranno lungo una linea di convergenza che risulterà ben definita almeno sino all’ora del tramonto. I primi temporali in fase di formazione li intercettiamo durante la seconda metà del pomeriggio sull’area collinare in prossimità di Alba. (CN) Decidiamo in seguito di spostarci nuovamente verso nord sino a raggiungere la A21, effettuando un nuovo stop nella zona di Asti.

Durante il nostro secondo stop l’attività del temporale sarà piuttosto spettacolare; una ventilazione da est alimenterà continuamente gli updraft del cumulonembo, per lunghi momenti la struttura del temporale sarà ben visibile dalla base sino alla sommità senza avere alcun intermezzo nuvoloso. Dopo aver sostato a lungo nella parte avanzante del temporale, ci portiamo qualche chilometro più ad ovest, avvicinandoci ulteriormente alla base del sistema temporalesco. Fotograferemo la parte avanzante di una shelf cloud piuttosto definita.

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