Che le stagioni estive, forse anche a causa del cambiamento climatico, si stiano trasformando è ormai sotto gli occhi di tutti. Sono diversi anni che l’estate pare proprio che stia tentando di rubare in ogni modo possibile lo spazio all’autunno. Così capita spesso di arrivare a settembre con una circolazione sinotica ancora di tipo estivo, e con essa anche le temperature.
In queste condizioni è logico aspettarsi, in caso di passaggio di una figura di bassa pressione, contrasti e fenomeni molto simili a quelli che sono osservabili durante il periodo estivo. In questo caso il passaggio di una saccatura associata ad un cospicuo contributo di aria fredda in quota. Le condizioni di perfetto wind-shear con elevata vorticità in quota, hanno permesso lo sviluppo di supercelle organizzate che si sono sviluppate anche durante le ore notturne.
Abbiamo osservato una prima, potente supercella da Ozzano Monferrato. Il maestoso temporale è stato accompagnato da molti fulmini all’interno dell’updraft e poi anche alcuni improvvisi e potenti fulmini positivi nube terra. Questi fulmini sono stati resi ancor più impressionanti dai tuoni cavernosi e cupi. Questo primo temporale si è allontanato verso nord-est, portandosi verso la pianura del novarese con una tempesta impressionante di fulmini all’interno dell’updraft.
La seconda supercella si è sviluppata alle spalle di Torino all’ora del crepuscolo, proseguendo poi verso nord-est e portandosi verso la pianura del vercellese. L’elemento distintivo in questo caso, oltre al periodo stagionale avanzato, è stato lo sviluppo della supercella durante le ore tardo serali e notturne. Si tratta di una dinamica inusuale da osservare in Piemonte. Questa supercella è stata perfettamente visibile in tutte le sue parti, con un mesociclone persistente e ben sviluppato, l’updraft e l’incudine anch’essi ben visibili. Insomma una supercella da manuale.