Forti temporali d’estate, Liguria martedì 4 agosto 2020

Dopo un periodo prolungato di intensa calura, una circolazione d’aria più fredda proveniente dall’oceano Atlantico, è riuscita a scavarsi un varco in direzione del Mediterraneo, portando una marcata fase di tempo instabile dalle sfumature temporalesche. Nel pomeriggio i temporali si sono concentrati soprattutto sulla Valpadana, mentre sulla costa c’è stato un aumento della nuvolosità di tipo basso (la cosiddetta “maccaja”), accompagnata da ventilazione meridionale in rinforzo ed aumento dell’umidità relativa. Nella serata si è sviluppato un grosso temporale a mesoscala (MCS) che con i relativi venti freschi in uscita, attraverso i valichi appenninici, sono riusciti a raggiungere la costa ligure. L’aria era molto instabile ed è stato sufficiente una leggera sollecitazione da parte di questi outflow, per far nascere una prima, isolata cella temporalesca. La prima carrellata di immagini si riferisce appunto a questo primo temporale, il cui updraft illuminato da fulmini, giocava a nascondino con il disco lunare, creando dei contrasti davvero particolari.

 

 

Questo temporale ha avuto breve durata, si è dissolto in una ventina di minuti, lasciando il posto ad un brevissimo interludio di cielo sereno. Non ci è voluto molto a capire che la pausa apparentemente tranquilla, sarebbe stata seguita da una nuova, veloce ripresa della nuvolosità e così è stato. La maccaja è tornata rapidamente ad intensificarsi ed in breve tempo, attorno all’una della notte, si sono sviluppati dei nuovi rovesci di pioggia davanti al golfo di Genova. I rovesci si sono poi ritirati nell’interno e grazie allo stau, si sono ulteriormente sviluppati, dando origine ad un nuovo temporale. Inizialmente la frequenza e l’intensità dei fulmini erano piuttosto scarse ma abbiamo deciso ugualmente di portarci verso la Ruta di Camogli, per seguire meglio l’evoluzione. Durante il percorso in autostrada la frequenza e l’intensità dei fulmini è cresciuta rapidamente.

Ci siamo fermati nel paese di San Rocco di Camogli per osservare lo sviluppo del secondo temporale della nottata. Nelle prime fasi la nube temporalesca era ancora intimamente legata alla presenza dei rilievi, le precipitazioni più forti erano completamente ritirate nell’entroterra montuoso, senza interessare la costa. Tuttavia questo temporale si presentava assai più organizzato del primo, con frequenza molto elevata di fulmini, alcuni dei quali nube – terra che si abbattevano sui rilievi appena alle spalle di Recco. Ad un certo punto si è visto come le correnti più fredde di ouflow, hanno iniziato a spingere la parte più attiva del temporale verso la costa. Nel contempo tutto il sistema ha aumentato la sua velocità di spostamento.

Da questa posizione abbiamo scattato una delle foto migliori della nottata, un tremendo fulmine si abbatte al suolo alle spalle del piccolo borgo di Recco, sopra di esso il cumulonembo in pieno sviluppo, mostra una shelf con evidenti striature. L’atmosfera è davvero spaventosa e percepisco di trovarmi in una posizione non più sicura.

 

 

Quando la shelf, col suo bordo di intensa pioggia e grandine, inizia a spanciare verso la costa, tentiamo una roccambolesca “fuga ad est” per uscire dal temporale, cercando di restarne sempre sul bordo avanzante. Purtroppo il tratto di autostrada da Rapallo a Chiavari era chiuso per lavori, elemento imprevisto che ci ha costretti a seguire l’Aurelia, rallentando non di poco le nostre mosse. Il temporale spanciava verso levante molto velocemente ed alla fine il muro delle precipitazioni ha avuto la meglio e ci ha raggiunti. La nostra macchina è stata travolta da una centrifuga di pioggia e grandine spinte da impetuose raffiche di vento.

Il nostro secondo stop è stato compiuto dalla baia di Riva Trigoso, dove abbiamo fotografato l’updraft ribollente del forte temporale che ci aveva appena sorpassati. Più ad ovest il cielo era sereno e questo ci ha consentito di riprendere alcuni splendidi scatti dei fulmini positivi che cadevano nella parte posteriore del cumulonembo. Siamo ormai nel cuore della notte e non mancherà molto prima che si facciano vedere le prime luci dell’alba.

Il giorno successivo abbiamo avuto modo di immortalare due nuovi temporali, il più interessante nella mattinata su una convergenza spiccata tra i residui venti di Scirocco ed il Libeccio. Da questo temporale si sono sviluppate alcune waterspout davanti alla costa tra Deiva Marina e Moneglia. L’ultimo temporale ha colpito ancora la Liguria di Levante ed è stato legato al passaggio della parte più fredda della perturbazione. Pochi fulmini quasi tutti nube – terra, di frequenza rada ma molto intensi. Prima di sbattere contro la costa, questo temporale ha mostrato una bella shelf illuminata dalla luce del sole retrostante.

 

 

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